

La Voce Della Memoria
[ Manifesto Promozionale]
È possibile visionare gli altri progetti dedicati alla Memoria, da me realizzati, attraverso i seguenti link:
Auschwitz After Auschwitz / Portfolio
Una Notte Ad Auschwitz / Video
LA VOCE DELLA MEMORIA
il documentario
”La Voce Della Memoria” è un amplio progetto dedicato alla Memoria della Shoah e a ogni vittima dell’Odio che segue il lungo percorso di un reportage intitolato “Auschwitz Dopo Auschwitz”.
Ben oltre i margini tecnici e visivi di un servizio di cronaca, tale proponimento è un cammino introspettivo, etico ed educativo, esplicato attraverso l’uso immediato, incorruttibile e onesto della fotografia, mai interrotto e in continuo divenire, che si propone di creare ed essere un collegamento fra conoscenza e riflessione.
Alla base di tale proposito risiede la personale convinzione dell’autore che ognuno di noi abbia un ruolo nel mondo e nel proprio tempo: noi siamo le nostre scelte, che denotano identità e idee, dalle quali fluiscono ideali e ideologie.
Come fotografo professionista, ma prima ancora come uomo, ho scelto di investire tempo e risorse per “dire per immagini” quello che la Storia ci insegna e che non dovremmo mai perdere di vista. La mia fotografia è una missione a prescindere, proiettata verso la verità e la condivisione, con l'unico intento di fare, delle mie decisioni, uno strumento di riflessione per chi vuole fermarsi un attimo a guardare e a sapere.
La Voce Della Memoria nasce da questa scelta, dal bisogno di diffondere la Memoria, tramandarla e tutelarla da qualsiasi abuso (etimologico e morale) che di essa si fa. Un abuso di strumentalizzazione, con l’errore di definire errore ogni crimine, banalizzando, talvolta divagando sulla ripetitività di ogni abominio nei confronti dell'umanità. Per questo la foto deve essere onesta, in grado di delineare e scindere l’errore dalla scelta.
L'Olocausto non è stato un errore, ma un atto di volontà, una scelta sbagliata. Come le guerre, ogni guerra, non sono errori da “non ripetere”, sono scelte da “non fare”. Non si sganciano bombe atomiche per caso, non si abusa dell'innocenza per noia. Persino l'Indifferenza... non è un errore caratteriale.
L'Indifferenza è la scelta di non fare alcuna scelta, non è uno sbaglio inconsapevole, è una volontà ferrea.
Pertanto, così come è necessario educare noi stessi e il prossimo all'uso (e al non abuso) di parole e significati come “Vita”, “Umanità”,"Libertà" e “Verità”; è indispensabile cominciare a riflettere sul giusto nome e il senso da dare alla Storia e alle azioni. Anche attraverso l’arte e la Fotografia.
La volontà di non commettere l'ennesimo Olocausto, l'ennesima guerra, l'ennesima lista di bambini morti e di innocenti perduti, dipende dall'onestà che mettiamo in atto quando ci prendiamo la responsabilità di smantellare le bombe che abbiamo creato, di abbattere i muri che abbiamo alzato per impedire al nostro vicino di raggiungerci quando nelle loro case si respira morte e distruzione.
Penso a tutto ciò ogni giorno, per questo non ho mai messo un punto di fine al progetto.
Dal proposito della Memoria, nasce l’esigenza di raccogliere la testimonianza storica dei luoghi che, negli anni compresi tra il 1933 e il 1945, sono stati scenario e della più crudele pagina dell’umanità: l’Olocausto.
L’abominio dello sterminio di milioni di persone, la cui unica “colpa decisa” è stata l’esistenza contraria a una ideologia dittatoriale insana e spietata, raccontato attraverso i luoghi dell’inferno, i campi di concentramento e di sterminio, che oggi si ergono rigorosamente a memoriale; pietre e rovine che hanno fatto da culla alla feroce ideologia nazista, spazi remoti e immutati, silenziosi, protagonisti di una memoria dei quali siamo tutti eredi.
Quando varco il cancello di Auschwitz, ascolto il silenzio tra le solide mura di Theresienstadt, mi perdo negli immensi vuoti di Dachau, quando cerco una lingua comune ai i bambini che non sanno nemmeno cosa sia un muffin, che senso abbia una frase nella quale convivano parole come “sogno” e “domani”, ripeto a me stesso che “Auschwitz Dopo Auschwitz” deve andare avanti con “La Voce Della Memoria”.
Per tutto il resto esiste il dialogo, il confronto, l'ascolto e la comprensione. Il progetto nasce dall’esigenza incombente di libertà e di riscatto per ogni singola vittima dell’Odio.
Per le stesse motivazioni questo cammino, seppur abbia una meta precisa da raggiungere, non avrà fine. Questo cammino mi permette di redimere il debito morale che ho con ogni vita perduta, di condividerlo con l'umanità, quella che vuole un mondo diverso, dove la pace è saluto comune e la diversità un linguaggio universale. Ogni foto di questo reportage racconta e rappresenta uomini, donne, bambini, anziani, famiglie, comunità, alle quali la Storia ha tolto qualcosa. Non permettere di scrivere la parola fine a questo cammino, rimarca una consapevolezza: abbiamo tutti un motivo per fare la cosa giusta, per noi stessi e per gli altri, e non è mai troppo tardi fare qualcosa, anche una semplice fotografia, per comprendere e ricordare. Per esempio, ricordare di non dimenticare la Memoria.
Questo è il dono più grande che facciamo a noi stessi e alle generazioni future.
Il Documentario
Nel 2021, il progetto ha ripreso il suo cammino.
Dopo numerosi articoli e contenuti fotografi diffusi attraverso il web, l’ingente archivio fotografico raccolto nel corso di questi 4 anni, fa da traino a un disegno più esteso e definito:il progetto fotografico diventa un documentario video.
Col fine di raccogliere l’eredità dei luoghi della Memoria e dei suoi protagonisti, le immagini si aprono a un punto di partenza, un viaggio storico e culturale, il Presente, dove i luoghi, la gente, i pensieri, le emozioni, si relazionano alla Storia e alle sue conseguenze, per procedere progressivamente, attraverso le testimonianze degli ultimi Sopravvissuti, di Studiosi e volontari impegnati nella divulgazione della Memoria (e della sua cultura anti odio), in direzione inversa, non rivolto al futuro ma diretto verso il Passato: si edifica una scala che, dalla Memoria di oggi (Auschwitz come aspetto contenutistico espressa prima) conduce al Ricordo di ieri (Auschwitz come simbolo della Storia), per poi tornare, attraverso la riflessione e le testimonianze dei protagonisti, al valore della Memoria e alla necessità maggiore educazione alla Storia.
La Voce Della Memoria: Il Documentario, è un progetto che si avvale della preziosa collaborazione di volontari che operano per mantenere viva la Memoria, come dell’Associazione “Un Ponte Per Anne Frank” (e della sua fondatrice/direttrice Federica Pannocchia) e dei contributi degli ultimi Sopravvissuti alle barbarie dei Campi di Sterminio Nazisti.
Giuseppe Mazzola