luce e memoria: gli scatti di tony gentile per ricordare la lotta alla mafia.
Trentuno anni fa Palermo (e l'Italia intera) ha vissuto una delle pagine più dolorose della sua storia politica e sociale.
Era il 23 Maggio 1992 e Capaci (un paese che si appoggia sul mare in provincia di Palermo), diveniva il simbolo di una lotta alla Mafia sempre più ridondante e violenta.
Da subito i media e la gente hanno urlato la parola "strage", ma in realtà quello che è accaduto quel 23 Maggio è stato molto di più.
La morte del magistrato Giovanni Falcone, della moglie (anche lei magistrato) Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo, hanno ferito gravemente la Legalità e la Giustizia, ma non hanno impedito che gli ideali, le scelte e le azioni di questi/e grandi uomini e donne di pace e giustizia si smettessero di camminare.
Da quel giorno, tra lacrime e rabbia di un'intera città impotente e di una nazione muta nel cordoglio e - in parte - nella vergogna, probabilmente è accaduto qualcosa che oggi, dopo anni di impegno collettivo, manifesta i frutti di una primavera morale e culturale che pone fede nella speranza.
Legalità e Giustizia, idee e ideali di Giovanni Falcone (e di chi, come lui, ha dedicato e dedica la propria vita alla lotta contro la Mafia), sono entrati sempre più profondamente nell'educazione e nella formazione della gente, di quelle (nuove) generazioni sempre più attente e impegnate nel costruire una società onesta e inclusiva, giusta.
Dopo trentuno anni è doveroso ricordare, ieri come domani, i volti, i nomi, i luoghi di quegli eventi così tragici e incisivi che hanno cambiato la Storia.
Tony Gentile, fotoreporter che più di tutti ha raccontato questa Palermo, ci permette di fare, della Memoria, uno strumento di riflessione e azione.
"Luce E Memoria", all'interno del suggestivo Teatro Garibaldi di Palermo, è una struggente installazione immersiva che richiede l'unica volontà di accoglimento di tale scrittura di luce, che è la sua fotografia, e di una Memoria, quella di Palermo e dei palermitani, raccontanti nel loro incontro/scontro con la Mafia.
Il silenzio che asseconda le voci e le storie diffuse nel teatro, accompagna tale Memoria verso una direzione riflessione personale totalizzante, ponendo ognuno di noi al cospetto di un dialogo con la nostra individualità e con la storia, gli eventi e le conseguenze della nostra società.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Le Vie dei Tesori e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, su un progetto della Fondazione Tricoli, e realizzata con il supporto dell’Ars, dell’assessorato ai Beni culturali della Regione Siciliana, di Confcommercio Palermo, del Cresm e dell’Ersu.
Sarà visitabile fino al 9 luglio, ogni giorno dal martedì al giovedì dalle 11 alle 19; da venerdì a domenica dalle 11 alle 21.
Maggiori informazioni in questo linl: https://bit.ly/45elW0d
A seguire una gallery della mostra.
Giuseppe Mazzola