auschwitz dopo auschwitz
LA GRAMMATICA DEI SILENZI
berlino ◦12 dicembre 2025
© 2025 Giuseppe Mazzola All Rights Reserved
La Shoah è stata l’evento atroce di un genocidio sistematico: circa 15 milioni di persone uccise, di cui sei milioni erano ebrei, gran parte donne e bambini innocenti – si stima circa un milione e mezzo di minori. A queste vittime si aggiungono i Rom e Sinti, i disabili, i deportati politici, gli oppositori del regime nazista: un numero così vasto da lasciare senza fiato, l’orrore più grande della Storia moderna.
Per non dissolvere nel vuoto questa tragedia dobbiamo ricordare.
Dobbiamo credere nella forza della memoria, perché – come sottolinea Mario Rigoni Stern – «la Memoria è necessaria, dobbiamo ricordare perché le cose che si dimenticano possono ritornare».
La fotografia è uno dei linguaggi più potenti che abbiamo per trasmettere la Memoria, è il nostro scrigno invisibile di resistenza, un testimone silenzioso che grida verità.
Nei miei discorsi visivi, nei miei reportage, – da "Auschwitz Dopo Auschwitz" al più recente e in corso di realizzazione"La Grammatica dei Silenzi" – cerco di raccogliere le voci di chi ha subito e sofferto, traducendole in immagini che parlano al cuore, foto/verità che denunciano i fatti senza lasciare spazio all'inadeguatezza delle parole.
Fotografare la Memoria e diffonderla è resistenza, è vero, ma è anche fiducia profonda nell’umanità. In questa cornice, ringrazio di cuore il Circolo PD di Berlino-Brandeburgo e il PD Germania per aver promosso e organizzato questo evento.
◦ L’incontro del 12 dicembre 2025, al Modi Bistrot di Berlino, è intitolato “Auschwitz dopo Auschwitz: la Grammatica Della Memoria”: è dedicato alla diffusione della Memoria storica della Shoah e alla commemorazione di tutte le vittime dell’odio.
◦ La partecipazione è gratuita, nel solco di un impegno condiviso per la promozione della Memoria storica, il contrasto all’antisemitismo e il sostegno ai valori democratici e civili»
Grazie a loro possiamo continuare insieme un cammino sacro di vita e rispetto reciproco, opponendo ai semi dell’odio il linguaggio comune della fratellanza.
◦ Durante la serata proietteremo alcuni estratti del mio documentario “La Voce della Memoria”, frutto di un percorso personale nei luoghi della Shoah. Saranno inoltre presentati i reportage fotografici “Auschwitz Dopo Auschwitz” e “La Grammatica dei Silenzi”, storie in immagini dei luoghi della Memoria.
Con questi lavori racconto le vite sospese dei deportati, affinché «non dimentichiamo, perché le cose dimenticate possono tornare».
Lancio un appello a tutti voi che vi trovate nei pressi di Berlino: partecipate numerosi a questa Memoria condivisa. La presenza di ciascuno rappresenta un segnale forte di risveglio delle coscienze e un incoraggiamento a non fermarci mai. Insieme, con la forza delle immagini e delle parole, faremo sentire la voce di quanti non ci sono più.
Come disse Elie Wiesel, «Fare memoria combatte l’indifferenza»: è il nostro imperativo morale e la missione della mia fotografia».
In Fede
Giuseppe Mazzola



